Le band del Manuela Rock Cabriolet
Ecco lo squadrone di artisti che allieterà la serata, rigorosamente in ordine alfabetico, per non far torto a nessuno. Ce n'è sarà per tutti i gusti, l'unica cosa che hanno davvero in comune è che la musica è di alta qualità.
Tengo ancora una volta a precisare che tutti gli artisti si sono resi disponibili per l'evento senza percepire alcun cachet.
(cliccando col tasto sinistro del mouse sul logo delle band accederete direttamente alle loro pagine web o al loro facebook)
Tengo ancora una volta a precisare che tutti gli artisti si sono resi disponibili per l'evento senza percepire alcun cachet.
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ALTRE DI B
Giovane quartetto bolognese, che torna dopo uno splendido live nell'edizione 2012. Ecco come si presentano al pubblico nella loro pagina facebook...
...three, four, five, six, Heaven, Hate...
Se le storie migliori iniziano con “C’era una volta”, ecco questo non è il caso. Nel 2006 a Bologna faceva caldo ed è questo l’ultimo ricordo prima di una grande amnesia che ha offuscato le sudate porte della nostra mente. Abbiamo preso in mano gli strumenti bla bla bla quasi per caso bla bla bla sintonia bla bla bla intesa bla bla bla passione. É la storia normale di un quartetto normale. Alberto, Andrea, Giacomo e Giovanni. Tutto placido e tranquillo se non fosse per il nome del quartetto, che manifesta una inferiorità da serie minore, da serie B per l'appunto, una modestia senza pretese e vittimismi. Influenzati da chi parla sottovoce e suona senza amplificare gli strumenti, recitiamo su ribalte anonime proclamando piccole situazioni di vita e melanconici episodi. Supermario straightedge party, Flowers on the mountain top, Pillow fight, Milky moustache, Black coffee in Sandycove. Atei, amanti di Turner, della televisione con schermo a tubo catodico, dei romantici paesaggi irlandesi, amanti dei buoni libri e della musica da ogni angolo di mondo, ispirati dal blando ed irritante insegnamento liceale, parliamo in inglese perchè lo usano tutti, leggiamo Morozzi, Coe e Salinger perchè lo fanno in pochi. Vita tra skatepark e rock, tra sesso e Bibanesi, tra latte fresco e sala prove, abbiamo raggiunto palchi lontani grazie al libidinoso multivan sfattone anni 70. Definire un genere è davvero impossibile perchè è divertente rischiare. Non siete obbligati ad ascoltare.
...three, four, five, six, Heaven, Hate...
Se le storie migliori iniziano con “C’era una volta”, ecco questo non è il caso. Nel 2006 a Bologna faceva caldo ed è questo l’ultimo ricordo prima di una grande amnesia che ha offuscato le sudate porte della nostra mente. Abbiamo preso in mano gli strumenti bla bla bla quasi per caso bla bla bla sintonia bla bla bla intesa bla bla bla passione. É la storia normale di un quartetto normale. Alberto, Andrea, Giacomo e Giovanni. Tutto placido e tranquillo se non fosse per il nome del quartetto, che manifesta una inferiorità da serie minore, da serie B per l'appunto, una modestia senza pretese e vittimismi. Influenzati da chi parla sottovoce e suona senza amplificare gli strumenti, recitiamo su ribalte anonime proclamando piccole situazioni di vita e melanconici episodi. Supermario straightedge party, Flowers on the mountain top, Pillow fight, Milky moustache, Black coffee in Sandycove. Atei, amanti di Turner, della televisione con schermo a tubo catodico, dei romantici paesaggi irlandesi, amanti dei buoni libri e della musica da ogni angolo di mondo, ispirati dal blando ed irritante insegnamento liceale, parliamo in inglese perchè lo usano tutti, leggiamo Morozzi, Coe e Salinger perchè lo fanno in pochi. Vita tra skatepark e rock, tra sesso e Bibanesi, tra latte fresco e sala prove, abbiamo raggiunto palchi lontani grazie al libidinoso multivan sfattone anni 70. Definire un genere è davvero impossibile perchè è divertente rischiare. Non siete obbligati ad ascoltare.
DOGS DON'T LIKE TECHNO
Le DOGS DON’T LIKE TECHNO sono un gruppo rock-noise-punk al femminile (amano definirsi low-fi, low-profile.. low cost..!), nato a Bologna nel 2009.La line-up è composta da Stefania Centonze, ex-cantante delle veterane bolognesi Mumble Rumble, da Tiziana Govoni, storica chitarrista della stessa formazione, e da altri validi artisti che si uniranno nel corso della serata con una probabile special guest.Nel Febbraio 2010 registrano un mini-cd al SubCave Studio di Bologna e a marzo iniziano l’attività live che le porterà a calcare vari palchi tra cui: Scalo San Donato, Ex-Oasis di Sassuolo, Cà De Mandorli, Millenium, Arterìa e Patchanka. Hanno aperto serate per Criminal Jokers, Heike Has The Giggles e il festival rock femminile “In the Pink of Rock” presso il Botanique di Estragon. Il progetto intende coniugare ricerca sonora ed immediatezza espressiva accostando brani punk/rock ad altri noise/sperimentali.
Il gruppo si propone di sostenere la causa animalista, cui è particolarmente sensibile.
Attualmente la band è in uscita con il primo album Fuck Wof, un lavoro imperdibile con diversi special guest.
Il gruppo si propone di sostenere la causa animalista, cui è particolarmente sensibile.
Attualmente la band è in uscita con il primo album Fuck Wof, un lavoro imperdibile con diversi special guest.
IGGY AND HIS BOOZE
Iggy And His Booze è Simply Drink’N’Roll !
Il tutto parte da un’idea di Iggy, un songwriter cocciuto e inarrestabile che suona ormai da più di vent’anni le proprie ballate che parlano di notti che non finiscono mai, strade bagnate, amori infranti, bottiglie senza fondo con una passione e un cuore non comune. Dopo anni passati a suonare brani di Stones, Dylan, Denver, Creedence e altri ancora, con la sola compagnia della propria chitarra acustica e dell’armonica , decide nel 2000 di presentare al pubblico un repertorio di brani propri. Forma così la “The NowaterBand” che dopo svariati cambi di formazione e numerosi concerti prevalentemente in Emilia, si trasforma nel 2007 in “ Iggy and his Booze! ” che vede impegnati alla chitarra solista Mariachi, al basso Andy, alla batteria Greg e alla chitarra ritmica, armonica e voce Iggy! Nel 2010 la formazione cambia con l'ingresso di Luca al piano boogie e Giangi alla Telecaster al posto di Mariachi. Il genere proposto dai 5 "ragazzi" spazia dal set acustico fino a sonorità più elettriche, che rimandano allo spirito originario del rock’n roll, del blues e del country. Quello che conta è esserci sempre e suonare la propria musica, quella che Iggy e i suoi Booze amano definire simply “DRINK’n’ROLL”….. se vi capiterà di ascoltarli o vederli live capirete perché….. ..
Il tutto parte da un’idea di Iggy, un songwriter cocciuto e inarrestabile che suona ormai da più di vent’anni le proprie ballate che parlano di notti che non finiscono mai, strade bagnate, amori infranti, bottiglie senza fondo con una passione e un cuore non comune. Dopo anni passati a suonare brani di Stones, Dylan, Denver, Creedence e altri ancora, con la sola compagnia della propria chitarra acustica e dell’armonica , decide nel 2000 di presentare al pubblico un repertorio di brani propri. Forma così la “The NowaterBand” che dopo svariati cambi di formazione e numerosi concerti prevalentemente in Emilia, si trasforma nel 2007 in “ Iggy and his Booze! ” che vede impegnati alla chitarra solista Mariachi, al basso Andy, alla batteria Greg e alla chitarra ritmica, armonica e voce Iggy! Nel 2010 la formazione cambia con l'ingresso di Luca al piano boogie e Giangi alla Telecaster al posto di Mariachi. Il genere proposto dai 5 "ragazzi" spazia dal set acustico fino a sonorità più elettriche, che rimandano allo spirito originario del rock’n roll, del blues e del country. Quello che conta è esserci sempre e suonare la propria musica, quella che Iggy e i suoi Booze amano definire simply “DRINK’n’ROLL”….. se vi capiterà di ascoltarli o vederli live capirete perché….. ..
NO IDEAS feat. FRANK MACRO
L'esordio attesissimo dei No Ideas !!! Dove? Al Manuela Rock Cabriolet.
Rispettivamente tastierista e batterista dei MantriKa, Dag e Fede.presentano questo intrigante progetto di sperimentazione/improvvisazione elettronica, con uno special guest d'eccezione. Frank Macro darà ancora più spinta alla stilosissima band col suo freestyle. In anteprima assoluta.
Rispettivamente tastierista e batterista dei MantriKa, Dag e Fede.presentano questo intrigante progetto di sperimentazione/improvvisazione elettronica, con uno special guest d'eccezione. Frank Macro darà ancora più spinta alla stilosissima band col suo freestyle. In anteprima assoluta.
OBAGEVI
Fra rock e songwriting, i favolosi Obagevi da Bologna.
Gli Obagevi nascono nel 2006: cinque ragazzi delle scuole superiori che nella ricreazione si trovano a parlare di quanto siano fighi i sex pistols e quanto siano sfigati (o meglio sfortunati) i compagni di classe che vanno in discoteca. Dal 2006 ad oggi sono cambiate molte cose (tranne il fatto della discoteca): dopo "La nuovissima" 2008 e "Voglio sembri" 2010, è uscito in autunno 2012 "Nel momento in cui parlo del fuoco", la prima release ufficiale con F.O.H. Records / Audioglobe: 10 tracce rock dall'attitudine internazionale che raccontano brandelli di un'adolescenza vissuta a cuore aperto, con tutta la disillusione tipica degli anni Zero.
Gli Obagevi nascono nel 2006: cinque ragazzi delle scuole superiori che nella ricreazione si trovano a parlare di quanto siano fighi i sex pistols e quanto siano sfigati (o meglio sfortunati) i compagni di classe che vanno in discoteca. Dal 2006 ad oggi sono cambiate molte cose (tranne il fatto della discoteca): dopo "La nuovissima" 2008 e "Voglio sembri" 2010, è uscito in autunno 2012 "Nel momento in cui parlo del fuoco", la prima release ufficiale con F.O.H. Records / Audioglobe: 10 tracce rock dall'attitudine internazionale che raccontano brandelli di un'adolescenza vissuta a cuore aperto, con tutta la disillusione tipica degli anni Zero.
SOUL JOB
Da Vignola, un rap contaminato di elettronica e rock, un meltin' pot di suoni da far impallidire i cosidetti rapper italiani da classifica. Loro sono Frank Macro, S.O.H., Keybert e Mr. Tepedino al basso, alcuni di loro già visti in azione al Manuela Rock, presentano il nuovo lavoro a nome Soul Job, con un live che certamente infiammerà il palcoscenico del manuela Rock Cabriolet. Un'occasione in più per non mancare!